Anonimo – Luoghi comuni
Certo che una volta non c’erano tutte queste macchine.
Certo che una volta non c’erano tutte queste macchine.
Perché in ogni nome deve esserci un destino, perché il destino deve avere un nome.
Ci sono sentimenti molto più grandi di noi e quando non li possiamo gestire ti senti più piccola. Vorrei poter piangere per ore perché tu sei un ricordo da non poter realizzare, o aspettato a lungo per riuscire a sorridere alla mia vita. Credo di aver perso la capacità dell’espressione, dell’io, credo che la verità sia in piccoli frammenti di lacrime ormai dissolsi nel nostro io, l’elettricità delle sensazioni è un piccolo sorriso e le parole sono delle piccole risposte…Il pensiero non si ascolta ma si osserva…
Ci sono cose che non si possono perdonare.
Presto imparato, presto dimenticato.
L’orizzonte si fa ancora più infinito ai miei occhi.
Tutto ciò che si può chiedere a qualcuno che abbiamo sempre sentito così al di sopra di noi è ottenere che il nostro ultimo sguardo si fissi nel suo, in quel volto per il quale non c’importa di morire.