Barbara Ehrenreich – Matrimonio
Personalmente, non vedo come possa essere meno romantico trovare marito su un catalogo piuttosto che farlo in un comune bar di periferia durante l’happy hour.
Personalmente, non vedo come possa essere meno romantico trovare marito su un catalogo piuttosto che farlo in un comune bar di periferia durante l’happy hour.
Il matrimonio ha mille svariate sfaccettature, solo bisognerebbe saperle riconoscere e sapersene curare, solo così non diverrebbe noioso…
Giovani eroi dall’aspetto aitante, vogliate sposare una donna affascinante. Sia ella bionda, sia ella scura, non è importante, ciò che importa è che sia una buona amante!
Il matrimonio: Un’unione che spesso divide.
Perché la donna che diceva di amarmi aveva lasciato che la sua insoddisfazione mettesse artigli e lunghi denti e diventasse il mostro che poi ha finito per dividerci, invece che semplicemente e naturalmente rendermene partecipe? Perché non ci si capisce mai davvero? Perché ci si ama, si arriva a sentirci un tutt’uno con l’altra persona, come se davvero fossimo due metà di un unico insieme e poi un niente, un nonnulla o un nessuno, bastano per separarci di nuovo e farci tornare due unità separate, due sconosciuti, due ricordi, come se l’altro fosse soltanto una vecchia canzone che ci piaceva e che abbiamo a lungo ascoltato in un tempo lontano, ma di cui oramai ricordiamo a stento il ritornello?
Molti giovani si scambiano promesse d’amore eterno. Dopo il matrimonio però, le cose cambiano radicalmente. Quasi i due terzi dei matrimoni che si celebrano in Italia, non superano il fatidico traguardo del settimo anno. Se a questi due terzi si aggiungono i matrimoni che, per vari motivi, non vengono sciolti, ma che di fatto esistono solo sulla carta; si può dedurre che matrimoni normali, e forse anche qualcuno felice, sono la minima parte. Venga allora preferito e sostenuto il celibato/nubilato. (Per bere un bicchiere di latte, non c’è bisogno di comprarsi una mucca).
Le persone non si sposano in chiesa ma si sposano col cuore.