Nino Salvaneschi – Medicina e salute
Senza amore, non si vive, senza dolore, non si ama.
Senza amore, non si vive, senza dolore, non si ama.
Nessuno berrebbe mai una bevanda su cui è scritto “Pericolo di Morte”, eppure lo stesso messaggio per i fumatori assume contorni evanescenti.
Già colmi di dolore e abbandonati, forse dobbiamo, anche con le persone dementi e le loro famiglie, trovare il coraggio di infrangere la solitudine e di entrare nel loro cuore. Forse per fare ciò dobbiamo prima tuffarci nel nostro e scoprire le nostre paure, le debolezze, i dubbi e perché no, lasciare sempre spazio ai sogni.
All’ipocondria è stata conferita la laurea honoris causa in farmacologia.
L’unica vera disabilità non arriva né con la vecchiaia, né con la malattia, perché il vero invalido è l’uomo incapace di provare amore verso gli altri.
Perfette labbra baciano perfetti seni, mentre un perfetto sguardo osserva un perfetto nasino. Così dannatamente bella da parere una perfetta menzogna.
I medici olandesi hanno eliminato i malati che lo chiedevano, i disabili che lo chiedevano e, da ultimi, i nuovi nati che non lo hanno mai chiesto. Se si apre a questa cultura non c’è più modo di fermarsi. Quando iniziarono a uccidere i pazienti depressi ma non fisicamente malati dissero che solo i coscienti con un desiderio “razionale” di morire ne avrebbero “beneficiato”. Poi, quando iniziarono a uccidere i disabili, come i malati di Alzheimer, cantarono sommessamente: solo i pazienti che lo avrebbero chiesto. Poi sono passati ai bambini. Anche senza il consenso dei genitori. È l’implacabile forza di gravità degli abissi.