Otto Weininger – Medicina e salute
Malattia e solitudine sono affini. Alla minima malattia, l’uomo si sente ancora più solo di prima.
Malattia e solitudine sono affini. Alla minima malattia, l’uomo si sente ancora più solo di prima.
Finché abbiamo la salute saremo le persone più ricche del mondo.
O ci illudiamo di ottenere un miracolo a Lourdes, benché in centocinquant’anni la Madonna ne abbia ufficialmente concessi solo sessantacinque a cento milioni di pellegrini. Una media, inferiore a uno su un milione, di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell’ordine di uno su diecimila. Senza contare che, come osservava Emile Zola, fra gli ex voto si vedono molte stampelle ma nessuna gamba di legno.
La pazzia dicono non abbia tempo, ma provate a chiedere ad un folle se le menti sane non siano state pazze un tempo, tra elettrochoc, polsi legati ai letti, secchiate d’acqua fredda improvvise e la luce del sole vista attraverso le sbarre. Provate a chiedere a quel folle quante menti sane ha conosciuto e dove vivesse la loro pazzia. Dentro ad un manicomio con mura e sbarre innalzate da quelle menti, che hanno decretato che a essere pazzo fosse quel folle.
DoloreMura fredde, lenzuola madide di sudore.Una luce accecante attraversa i vetri appannatie illumina il tuo sguardo spento.Il tuo viso avvizzito esalta il dolore interminabile nelle sue infinite pieghe.Quali parole colmeranno questo silenzio?Lasciati andare…non allontare questo opprimente patimento dell’Anima…Vivi il tuo scoramento e… soffocalo!La tua Essenza potrà risorgere dalle Cenerie vivere nuovamentedignitosapurificatada questo struggente dolore.
Utilizza il malanno per trovare il benessere.
Se curare sempre non si può, consolare sempre si deve.