Franco Paolucci – Morte
L’avversione per la morte non è altro che il logico dispiacere di non poter più godere dell’infinite peculiarità che ci offre la vita.
L’avversione per la morte non è altro che il logico dispiacere di non poter più godere dell’infinite peculiarità che ci offre la vita.
Alzo gli occhi, ecco lì le stelle, sempre le stesse, desolazione, e sotto gli angeli che non sanno di essere angeli.E Sarina morirà.Ed io morirò, e voi morirete, e tutti moriremo e persino le stelle si spegneranno una dopo l’altra con l’andar del tempo.
Molti cercheranno di insegnarti a vivere, nessuno ti preparerà alla morte però!
L’assassinio è sempre un errore: non bisognerebbe mai fare niente di cui non si possa parlare dopo pranzo.
Credo che ci sia un momento della nostra vita ove affiorano in noi idee di come vorremmo che fosse il nostro futuro.Quanti progetti, umane ambizioni, sogni che coltiviamo con grande passione e poi, basta una visita al cimitero, un dubbio si insinua nella nostra mente ed i sogni svaniscono, riportandoci alla nostra misera esistenza. Vivere un attimo di felicità, intensamente.
Non avere paura della morte quando attorno a te tutto muore, nutri la tua anima giorno dopo giorno per accrescere le tue virtù, che ti accompagneranno un giorno verso la pace della vita.
Quando non ci sarò più non cercatemi dietro al marmo freddo di una tomba, cercatemi tra le rose… quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perchè solo in queste cose… troverai la mia anima.