Antonio Curnetta – Morte
La morte è una notte senza stelle e senza sogni.
La morte è una notte senza stelle e senza sogni.
Quasi tutti gli omicidi sono piccoli omicidi. È così che li chiamiamo noi dei giornali. Il loro effetto sul pubblico è limitato, la loro presa sull’immaginazione è di breve durata. Ottengono pochi paragrafi nelle pagine interne, sepolti nel giornale come le loro vittime lo sono nel terreno.
Il giorno è un sentiero che inizia ai piedi del letto da cui scendiamo ogni mattina. Alzarsi presto potrebbe significare farsi una passeggiata anziché un’affannosa corsa.
È cattiva la gente che non ha mai provato il dolore, perché quando si prova il dolore, non si può più volere male a nessuno.
Non preoccupatevi se qualcuno parlerà male di voi oggi. Quando morirete parleranno bene. La morte libera da ogni il male chi rimane.
Dalle nebbie del tempo si dischiude l’immagine di te sempre amata. Alla mente si intrecciano ricordi incalzanti e sofferti… se questa porta chiudo, mi cancella il buio.
L’amore dev’essere proprio come l’abbraccio: abbastanza forte da far sentir protetti, ma non tanto forte…