Roberto Giusti – Morte
Il passato sempre mi perseguita… come la morte insegue le sue vittime!
Il passato sempre mi perseguita… come la morte insegue le sue vittime!
È tempo di andare, voi verso la vita, io verso la morte.
Dopo la morte c’è un tunnel di luce.
È meglio morire svuotandosi che riempendosi, e meglio di fame che d’indigestione.
Il tuo ricordo batte incessantemente nella mia anima.La tua mancanza mi fa oscillare sullo striminzito limite che c’è tra realtà e ricordo. Piango lacrime piene di speranza vana, il non vedere il tuo volto mi fa vagare senza meta in un mondo buio. Non riesco a credere di piangere per te, ridurre la tua vita ad un attimo, la morte, è approssimativo: ricordarti con angoscia per la sola emozione che si prova a ritrovarsi senza speranze in un attimo è vana cosa. Voglio ricordarti per quel tanto bene che mi hai dato, voglio cancellare la tristezza con un colpo d’anima, il tuo volto deve darmi ancora una volta il sorriso, una gioia che mi rimembra come tu continui anche nella tua assenza a portare luce ai miei giorni. Grazie di tutto nonno!
Per me la morte è come un oggetto che non va più e non si può riparare, buio per sempre.Niente rumori niente visioni.
I vivi hanno più bisogno di pietà dei morti.