Roberto Giusti – Morte
È la morte, è la vita: siamo noi, vampiri. È il sangue, nel sangue: la sua morte, la mia vita. La nostra dannazione.
È la morte, è la vita: siamo noi, vampiri. È il sangue, nel sangue: la sua morte, la mia vita. La nostra dannazione.
Se vuoi eliminare il Vizio, devi uccidere il Peccato ma se vuoi Divertirti… devi privarti della consapevole Ragione!
La persona più bella che possiamo conoscere è noi stessi!
C’è un malessere interiore nella mia anima. Soffro, soffro terribilmente l’assenza di alcuni familiari deceduti.Erano più che affetti e familiari. Erano come spiriti guida e in mancanza di loro, mi sento smarrito, senza bussola… con un dolore che non sono in grado di accettare.
Non posso lasciarmi alle spalle ciò che ancora mi pesa sulle spalle.
Duro è il dilemma della vita, che legato alla morte crea una contraddizione che prevarica il nostro cuore e crea profonde e cicatrici insanabili.
Sono sempre molto colpito vedendo la gente semplice commuoversi davanti al dolore di un bambino, di una madre, di un vecchio. Di fronte alla miseria, alla povertà, alla sofferenza dei deboli. Mi turba la gente che piange per la morte di un missionario, di un poliziotto, di un personaggio noto e amato, che porta un mazzo di fiori davanti alla sua casa o al suo funerale.