Paolo Annibali – Musica
La musica è vita, infatti il primo ritmo ascoltato dall’umanità è il palpito del cuore.
La musica è vita, infatti il primo ritmo ascoltato dall’umanità è il palpito del cuore.
Dodici note in ogni ottava e la varietà del ritmo mi offrono delle opportunità che tutto il genio umano non esaurirà mai.
I ricordi, la musica, restano nell’anima, nessun temporale cancellerà.
Lasciarsi andare, senza pensieri, sulle note di un pentagramma. Per cadere a caso, senza paura, tutto il resto è buio e sentirsi accarezzare sul viso da un lieve sospiro che ti attraversa dolcemente la mente.
Ho sempre avuto l’inclinazione a dare una colonna sonora alle mie giornate.
Il musicista colto potrà studiare una Madonna di Raffaello con la stessa utilità con cui il pittore studierà una sinfonia di Mozart… L’estetica di un’arte è quella delle altre, soltanto il materiale è diverso.
Tristezza, solitudine, rabbia. Quasi tutte le canzoni che mi piacciono ne parlano. Suonandole è come se affrontassi quei mostri, soprattutto quando non riesci neanche a dare loro un nome. Poi, però, finita la musica, quelle cose restano lì. Certo, magari adesso le sai riconoscere meglio, ma nessuno le ha magicamente spazzate via.