Roser D’Onghia – Musica
La musica è una nota solenne, formata da piccole stelle, le note che si disperdono tra lo spazio più bello della tua vita.
La musica è una nota solenne, formata da piccole stelle, le note che si disperdono tra lo spazio più bello della tua vita.
Fare un giro in macchina ascoltando musica, è uno dei miei piccoli piaceri.
Se si potesse mangiare la musica sarei di sicuro obeso.
Molto spesso non sono tanto le canzoni ad emozionare ma i momenti e le persone che ci hai messo dentro.
La verità e che a volte ho bisogno di fare serata con gli amici per dimenticare quanto e crudele il mondo e bevo così mi gira la testa e non penso ma agisco, e mentre bevo il mio negroni ascolto la musica che e molto meglio di ascoltare certe persone.
Prendi uno come me, che suona il contrabbasso da quando aveva quattordici anni. Io ho seguito la sua evoluzione: da un semplice strumento pizzicato in due tempi alla completa libertà di musicisti come Stanley Clarke… Mi sono trovato in situazioni in cui i colleghi mi incitavano: sei libero; e io rispondevo: un momento, non so se voglio esserlo. Ho suonato con musicisti giovani che non conoscono che la libertà. Non sanno come si suona a tempo e quanto lo si può apprezzare… Eppure mi piace quello che oggi succede al basso. Alcuni dei giovani che suonano il contrabbasso come una chitarra sono fantastici. Ma io, adesso come prima, preferisco suonare a tempo: ritmo con un buon sound, che non potrà mai essere sostituito da qualcos’altro. È come il battito del cuore.
Sergej Vasil’evi Rachmaninov? Il più grande pianista russo di sempre. Sì, ma non basta. Il più grande compositore russo di sempre. Sì, ma non basta per raccontarlo. L’ultimo romantico in un mare di guai. Sì, è proprio lui.