Monica Cannatella – Musica
Niente al mondo può distrarmi quando stiamo insieme, niente può toccarmi o farmi del male quando sto con lei, io e lei siamo un tutt’uno, se sto con la mia amata amica musica, io mi sento padrona del mondo!
Niente al mondo può distrarmi quando stiamo insieme, niente può toccarmi o farmi del male quando sto con lei, io e lei siamo un tutt’uno, se sto con la mia amata amica musica, io mi sento padrona del mondo!
Tutta la teoria dello stile riposa sull’analogia della musica col linguaggio parlato, sulla necessità di separare le differenti frasi, di punteggiare e di dare gradazione alla forza ed alla celerità dei suoni.
La musica è una pioggia di coriandoli di note, buttata giù dagli angeli.
Anima paziente, la musica: ci aspetta, c’è sempre. Si conserva nella memoria, riemerge dal buio, sorge come un sole. Piove improvvisa nell’ispirazione, diventa lago di lacrime nella nostalgia, dolce culla nella malinconia, un ritmato pulsare di vita nell’allegria.
Una volta avevo un sogno, non ricordo quanto tempo sia passato da ché l’ho lasciato li, chiuso dentro un cassetto ad aspettare che io me ne ricordassi, che come una volta io credessi in lui. Rincorriamo i sogni per cosi tanto tempo, e poi? Alla fine, quando ci sembra che siano diventati irraggiungibili ci rinunciamo con tale facilità da non ricordare neppure il motivo per cui avevamo cominciato a credere che quel sogno potevamo farlo nostro.
Perché scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile.
Il vero dj non segue la moda, la detta.