Giulia Mascolo – Musica
L’unica cosa a cui teneva era la musica; l’unica che per lei era sempre presente; l’unica che non le avrebbe mai rivolto le spalle.
L’unica cosa a cui teneva era la musica; l’unica che per lei era sempre presente; l’unica che non le avrebbe mai rivolto le spalle.
Non è la musica ad essere armonia. Segue ed è in equilibrio sull’armonia che la governa. Senza la legge non esisterebbe nemmeno la musica. Diventa cacofonia e squilibrio della natura quando il direttore d’orchestra monta in ira contro la legge matematica volendosene liberare, anzi cercando di far diventare la sua musica la legge, sostituendosi ad essa e sperando di diventare il padrone incontrastato, diventando la Legge. È questo che gli angeli e Dio compreso stanno cercando di fare, all’interno del mondo che li sostiene. Più ricchezza, più luce, obbedendo ai due lati della medaglia, due corna che rappresentano un Dio unico, sempre più carburante per il signore della dualità che così sta crepando. È crepata infatti, questa medaglia; più spirito immette e indossa per diventare potente, più la crepa si allarga. È chiaro il motivo. Le parole e la musica non possono andare contro la matematica, sperando che diventi vero quello che fa comodo. È una strada senza vie d’uscita. Il nemico che Dio e gli angeli odiano così tanto (ma credo che sia in realtà invidia) stava cercando di salvarli. Dalla dannazione eterna a cui li porterà le opere in cui sperano tanto. Se il male che compiono ha conseguenze gravi e devastanti sul mondo che vogliono dominare assassinando chi è meglio di loro per raddoppiarsi il potere, prendere più spirito attraverso la croce, diano pure la colpa a chi vogliono: questo risultato matematico che non possono controllare, continuerà ad aggravarsi finché cercheranno di cambiarlo sostituendosi alla Legge. Come possono pensare che una legge possa piegarsi al potere, e che se non lo fa è contro Dio? E come ha osato, Dio, credere che sbarazzarsi di quello vero lo farà diventare superiore alla Legge, alla matematica. Le conseguenze le subirà tutte. Non sarà la luce che ha in corpo a salvarlo e rafforzarlo. Se continua ad estrarla, ci resta secco nella vampata devastante dell’inferno che si sta guadagnando. Non avrà scampo, nemmeno vie d’uscita visto che se le sarà inglobate e assorbite, tutte per guadagnare più potere. Proprio il troppo che ha voluto… stroppia.
Anche la parola è musica. Un aforisma non si scrive, un aforisma si suona a orecchio.
Ho ascoltato una canzone, parla di rinascita, di un libro, di bivi, di vita, di uno straniero, di caparbietà, di sorrisi, di sogni, parla della mia terra, di quadri, di oggi e di domani, del tempo che passa e dei ricordi.Nasce dal cuore ti resta dentro, la sua melodia è inebriante, gli accordi armoniosi, è la musica che aspetti di ascoltare da tutta una vita.Ringrazio il cielo di averla ascoltata anche solo per poco e ringrazio te perché come un direttore d’orchestra mi hai indirizzato per eseguire al meglio la sinfonia e sei riuscito a darmi forza e positività.Anche se tutto questo resterà chiuso dentro di me, non è importante, perché grazie a questo io sono cambiata e sono viva.
La musica è uno dei più nobili gesti d’amore di cui l’uomo può rendersi responsabile con i suoi simili.
La Musica è come un’essere umano…Ti può piacere, ti può dare qualcosa di unico,ti fa vivere emozioni e ricordi che non dimenticherai mai.A volte però, a forza di sentirla ti da la nausea,ma mai ti lascia indifferente, crea sempre in te una reazione,positiva o negativa che sia.La Musica, quella vera, composta col cuore,riesce a dare all’essere umano, quello che l’essere umano,ormai sempre più spesso scorda.Una parte di se senza pretese o aspettative,perché tu possa tirarne fuori quello che vuoi!
Sostieni la musica, non i pettegolezzi.