Marco Mengoni – Musica
La musica è l’unica cosa libera che è rimasta in questo pianeta.
La musica è l’unica cosa libera che è rimasta in questo pianeta.
Una storia dei nostri giorni, un fatto vero. Un crudo spaccato di realtà analizzato lucidamente da noi. L’ascoltatore distratto potrebbe intravedere una mancanza di partecipazione emotiva da parte nostra. Ciò è falso, ma questo all’ascoltatore distratto non importa molto; non a caso il popolare detto popolare recita “Ascoltatore distratto = figlio di puttana”.
No, è vero, la musica non mi aggiusta il cuore spezzato, ne cancella la tua mancanza, ma mi fa compagnia e mi fa sentire meno sola.
Capita a volte di sentire visceralmente l’esigenza di ascoltare la propria canzone preferita perché le parole che vengono cantate sono le stesse che si ha paura di pronunciare.
Ascolto Eminem rappare ma non so cosa sta dicendo ma comunque mi vengono i brividi, ascolto Einaudi suonare il pianoforte e non so quali note stia suonando e comunque mi commuovo. A volte ascolto la musica e non capisco come fa a raggiungere la mia anima e a toccare il mio cuore se io di lei non so niente.
La mente finge, o si convince, che vada tutto bene fin quando non c’è qualcosa che la tocca. Le canzoni, alcune in particolare, sono questo qualcosa. Esse attraversano i nostri sensi e vanno dirette dentro al cuore, laddove la mente non accede, e nel cuore risvegliano il sentimento sopito, lo riportano su, come un’onda anomala che scavalca il muro di quella strana tranquillità, e diventa lacrime sugli occhi.
Solo la musica può accarezzare un’anima un po’ ammaccata.