Nicola Schiavone – Musica
Lasciarsi andare, senza pensieri, sulle note di un pentagramma. Per cadere a caso, senza paura, tutto il resto è buio e sentirsi accarezzare sul viso da un lieve sospiro che ti attraversa dolcemente la mente.
Lasciarsi andare, senza pensieri, sulle note di un pentagramma. Per cadere a caso, senza paura, tutto il resto è buio e sentirsi accarezzare sul viso da un lieve sospiro che ti attraversa dolcemente la mente.
Occhi chiusi, cuffie: Un mondo tutto mio.
La vita è come un’orchestra in cui ognuno suona la stessa musica con uno strumento diverso.
Io ascolto sempre la musica in base al mio umore. Quando qualcuno mi chiede come sto, vorrei potermi togliere le cuffie dalle orecchie, passargliele e rispondere: sto così, sto come questa canzone.
Quella gioia che ti fa scoppiare il cuore, che ti fa piangere. Quella felicità che fa nascere un sorriso e una risata dal profondo, così indomabili che non puoi trattenerli. Io tutto questo lo chiamo meraviglia. Quel sentirsi parte di qualcosa di straordinario che ti riempie la vita, che le dona una senso. Non sapere altrimenti perché sei al mondo. La meraviglia, un posto nel mondo me lo da la Musica. E non importa se tutto questo è scontato, se è la rivisitazione di un centinaio di dichiarazioni d’amore e devozione già fatte. Io so che la musica da senso alla mia vita, che sono nata per sentire ciò che mi dona, per averla accanto e che è l’unica cosa senza la quale non vivo. Al solo pensiero di non sentire quella meraviglia l’unica cosa che faccio è piangere e pregare Dio affinché continui ad onorarmi della sua presenza. La musica dona meraviglia, sempre. Chi non la sente, non vive al meglio. La musica va vissuta, va sentita, va urlata, cantata, con le lacrime agli occhi, con un sorriso stampato sul viso, ridendo così tanto da non respirare. Amo la musica come nessuno mai ha amato, ama e amerà qualcun altro.
Malgrado ogni cosa, io lavoro qui come un Dio.
Il jazz è una musica che non parla, ma si fa capire benissimo.