Nicola Schiavone – Musica
Lasciarsi andare, senza pensieri, sulle note di un pentagramma. Per cadere a caso, senza paura, tutto il resto è buio e sentirsi accarezzare sul viso da un lieve sospiro che ti attraversa dolcemente la mente.
Lasciarsi andare, senza pensieri, sulle note di un pentagramma. Per cadere a caso, senza paura, tutto il resto è buio e sentirsi accarezzare sul viso da un lieve sospiro che ti attraversa dolcemente la mente.
Octavio Paz ha detto un giorno: “È sufficiente che un uomo chiuda gli occhi perché abbia il potere di far saltare nel suo pensiero il mondo”. Io aggiungo, parafrasando: “È sufficiente che la palpebra bianca dello schermo possa riflettere la luce che le è propria per far saltare l’universo”.
Aspetto nuove proposte musicali, per creare una continuità con i brani sempre amati, già ascoltati, filtrati e rielaborati, e per altri coinvolgimenti mentali e spirituali.
La musica si scioglie nelle vene, riempie di colori la mente oscurata da suoni inutili e si fa spazio ripulendo l’anima, per darle respiro, sorprenderla ancora, donarle occhi per guardare di più e mani per raccogliere i petali che il fiore della vita seminò ovunque.
Penso che la musica sia la forma di espressione umana più alta e superiore a tutte le arti, anche alla poesia. Grazie alla musica, nella sua grandezza e profondità, possiamo arrivare persino a intuire l’universo.
Senza spartiti siamo note che si perdono nel vento.
La musica per me è quella cosa che serve solo a rigirare il coltello nella piaga.