Silvia Nelli – Nemico
E no, non sono quello che tu descrivi, ma la cosa peggiore è che nemmeno tu sei ciò che dici di essere. Io i miei difetti li mostro, li ammetto e li riconosco. Tu neghi pure di averli.
E no, non sono quello che tu descrivi, ma la cosa peggiore è che nemmeno tu sei ciò che dici di essere. Io i miei difetti li mostro, li ammetto e li riconosco. Tu neghi pure di averli.
A volte capita di essere invidiosi. Di qualcuno, di qualcuno che ha qualcosa che te non hai, di qualcuno che ha fatto qualcosa che tu ancora non sei riuscito a fare. Succede, siamo terribilmente umani. Con quell’invidia puoi fare due cose: lasciare che ti mangi dentro, che porti a gioire in modo malsano quando l’altro fallisce e che contagi il tuo modo di essere, facendoti vivere come quelle tante persone ridicole e frustrate che passano il loro tempo a parlare male del prossimo e a cercare modi creativi per far parlare male del prossimo. Oppure puoi capire di cosa sei invidioso, imparare dalle persone di cui sei invidioso e arrivare più in alto di dove sono arrivate loro, perché hai deciso di essere migliore. Invece di aspettare che gli altri falliscano per scendere dove sei tu.
Possessiva? No. Gelosa? Si, perché ciò che è mio è mio. Quindi smettiamo di dire che non ci girano le palle quando qualcuno respira troppo vicino alla nostra dolce metà. Perché, per quanto mi riguarda, anche il tentativo a volte diventa troppo.
Ti distruggono le belle parole, non le brutte verità. Una brutta verità ferisce ma poi risana e si assesta nel cuore dandoti modo di proseguire. Le belle parole feriscono, affondano, logorano e lasciano quel sapore amaro di “perché”?
Quando mi fanno del male mi dico: “Marciranno Erika, marciranno. Solo con la tua indifferenza”.
Stai sempre attento ad essere troppo buono e comprensivo perché corri il rischio di passare per fesso e alla fine rischi di prenderti pure la colpa subendo del patetico vittimismo!
Cosa voglio? Ogni tanto oltre che capire essere capita, ma troppi tengono la bocca e non tengono orecchi!