Jonathan Swift – Personaggi famosi
Principalmente io odio e detesto quell’animale che è chiamato uomo, anche se amo cordialmente John, Peter, Thomas e così via.
Principalmente io odio e detesto quell’animale che è chiamato uomo, anche se amo cordialmente John, Peter, Thomas e così via.
Se un eremita vive in uno stato d’estasi, la sua mancanza d’agi diventa il benessere supremo: deve abbandonarla.
L’invidia è il sentimento che noi proviamo quando qualcuno, che noi consideriamo del nostro stesso valore ci sorpassa, ottiene l’ammirazione altrui. Allora abbiamo l’impressione di una profonda ingiustizia nel mondo. Cerchiamo di convincerci che non lo merita, facciamo di tutto per trascinarlo al nostro stesso livello, di svalutarlo; ne parliamo male, lo critichiamo. Ma se la società continua ad innalzarlo, ci rodiamo di collera e, nello stesso tempo, siamo presi dal dubbio. Perché non siamo sicuri di essere nel giusto. Per questo ci vergogniamo di essere invidiosi. E, soprattutto, di essere additati come persone invidiose. In termini psicologici potremmo dire che l’invidia è un tentativo un po’ maldestro di recuperare la fiducia e la stima in sé stessi, impedendo la caduta del proprio valore attraverso la svalutazione dell’altro.
Che cosa ci trovassero di tanto straordinario nel mio ombelico, ci ha pensato mia madre a svelarlo: “Piace perché è un ombelico alla bolognese”.
Mi chiamano drogato perché mi faccio le canne, ma non sanno invece che la vera droga é la crudeltà dell’uomo.
Se sei a terra non strisciare mai, se ti diranno sei finito non ci credere. Devi contare solo su di te.
Quando la gente apprezza il mio lavoro, me lo dice a dispetto del mio colore. Quando non lo fa, non dice che la causa è il colore. In entrambi i casi sono chiuso in un circolo vizioso.