Hermann Hesse – Personaggi famosi
Tra gli esseri umani, anche se intimamente uniti, è sempre aperto un abisso che solo l’amore può superare, e anch’esso solo con una passerella d’emergenza.
Tra gli esseri umani, anche se intimamente uniti, è sempre aperto un abisso che solo l’amore può superare, e anch’esso solo con una passerella d’emergenza.
Vorrei fare un film con molto sesso. Dio mi è testimone che tra mogli e amanti non mi è mai mancata la pratica: è ora di sfruttarla.
[Erminia] – Il tempo e il mondo, il denaro e il potere apparterranno ai deboli e ai superficiali, mentre gli altri, i veri uomini, non avranno niente. Niente all’infuori della morte.[Harry Haller] – Proprio nient’altro?[Erminia] – Ma sì, l’eternità.[Harry Haller] – Vuoi dire il nome? La fama presso i posteri?[Erminia] – No, caro lupetto, non la gloria. Che valore può avere? E credi forse che tutti gli uomini autentici e completi siano diventati famosi e passati alla posterità?[Harry Haller] – Oh no, certo.[Erminia] – Dunque non si tratta di gloria. La gloria esite soltanto per la cultura, è una faccenda che riguarda i maestri. No, non conta la gloria: conta invece ciò che io chiamo eternità. I credenti lo chiamano regno di Dio. Io penso così: noi uomini, noi che abbiamo maggiori pretese, che abbiamo le aspirazioni e una dimensione di troppo non potremmo neanche vivere se, oltre all’aria di questo mondo, non ci fosse anche un’altra atmosfera respirabile, se oltre al tempo non esistesse anche l’eternità, il regno dell’autenticità. Di questo fanno parte la musica di Mozart e i poemi dei tuoi grandi poeti, e i santi che hanno fatto miracoli, sofferto il martirio e dato un grande esempio agli uomini. E di questa eternità fa altrettanto parte l’immagine di ogni vera azione, la forza di ogni sentimento genuino, anche se nessuno ne sa nulla, se nessuno ne scrive e ne conserva la notizia ai posteri. Nell’eternità non esistono posteri, esistono soltanto contemporanei.
Un giorno abbatte e rialza di nuove tutte le cose umane.
Spesso mi tornano in mente cose che ho dimenticato negli anni. Ad esempio, l’altro giorno ho rivisto un mio duetto con Lionel Hampton, che serata. E quando mi ritrovai in un pianobar di via Veneto a Roma con Ella Fitzgerald e Oscar Peterson al pianoforte? Ero estasiato.
Tra lo stato e la grande industria c’è un rapporto analogo a quello che esiste fra le banche e le grandi industrie, praticamente le seconde sono le vere padrone delle prime.
É lecito chiedersi come Caino e Abele abbiano potuto generare l’umanità.