Jean Cocteau – Personaggi famosi
L’arte è la scienza resa chiara.
L’arte è la scienza resa chiara.
Essere famoso penso sia un sogno, esser nessuno penso sia quasi realtà.
Vi ringrazio di esistere e di aver acquistato questo libro. Sappiate che Vi amo.
Non volevo nascere [e sono nato], Non volevo vivere [e sto vivendo], Ma quando morirò andrò in Paradiso [perché l’inferno lo sto già vivendo].
Averle perse tutte, le speranze, gli dette la stessa pace che averle tutte intatte.
Vedo un camoscio e gli stambecchi saltare, un’aquila vola in alto e le marmotte zampettano circospette. Amore sei sicura che di qui si va a Rimini?
Io posseggo una dignità e una potenza, che l’ignoranza e la credulità mi hanno procurata, io cammino sulle teste degli uomini prosternati ai miei piedi; se essi si rialzano e mi guardano in faccia io sono perduto. Bisogna dunque che io li tenga curvi a terra con catene di ferro.
Essere famoso penso sia un sogno, esser nessuno penso sia quasi realtà.
Vi ringrazio di esistere e di aver acquistato questo libro. Sappiate che Vi amo.
Non volevo nascere [e sono nato], Non volevo vivere [e sto vivendo], Ma quando morirò andrò in Paradiso [perché l’inferno lo sto già vivendo].
Averle perse tutte, le speranze, gli dette la stessa pace che averle tutte intatte.
Vedo un camoscio e gli stambecchi saltare, un’aquila vola in alto e le marmotte zampettano circospette. Amore sei sicura che di qui si va a Rimini?
Io posseggo una dignità e una potenza, che l’ignoranza e la credulità mi hanno procurata, io cammino sulle teste degli uomini prosternati ai miei piedi; se essi si rialzano e mi guardano in faccia io sono perduto. Bisogna dunque che io li tenga curvi a terra con catene di ferro.
Essere famoso penso sia un sogno, esser nessuno penso sia quasi realtà.
Vi ringrazio di esistere e di aver acquistato questo libro. Sappiate che Vi amo.
Non volevo nascere [e sono nato], Non volevo vivere [e sto vivendo], Ma quando morirò andrò in Paradiso [perché l’inferno lo sto già vivendo].
Averle perse tutte, le speranze, gli dette la stessa pace che averle tutte intatte.
Vedo un camoscio e gli stambecchi saltare, un’aquila vola in alto e le marmotte zampettano circospette. Amore sei sicura che di qui si va a Rimini?
Io posseggo una dignità e una potenza, che l’ignoranza e la credulità mi hanno procurata, io cammino sulle teste degli uomini prosternati ai miei piedi; se essi si rialzano e mi guardano in faccia io sono perduto. Bisogna dunque che io li tenga curvi a terra con catene di ferro.