Edoardo Breda – Poesia
La differenza tra il filoso e lo scrittore: il primo non diffonde i suoi tratta principali alla collettività, il secondo viceversa vende le sue primizie.
La differenza tra il filoso e lo scrittore: il primo non diffonde i suoi tratta principali alla collettività, il secondo viceversa vende le sue primizie.
Ti ho scritto una lettera, una lettera con impresso il profumo delle parole. Una lettera che non parla di me, una lettera che non parla di te, ma parla di noi. Ti ho scritto una lettera, la conservo qua nel cuore e tu la potrai leggere tutte le volte che vorrai, tutte le volte che mi penserai e la nei sogni la conserverai.
Quando pensi di fare poesia, scrivi solo dei versi.
Preferisco che la mia poesia venga sepolta in periferia, che vederla come osceno compromesso, tra miseria e perbenismo. Preferisco che mi ascolti un solo orecchio stanco, che centomila orecchie avide pronte ad usurparne passione, preferisco l’ardore del rivoltoso, che la scienza occulta del potere. La periferia è l’intera poesia, l’aristocrazia e il privilegio solo la maschera.
Non sono io che cerco la poesia, è lei che mi cerca, nuda nel buio, per essere vestita.
Dentro ognuno di noi si nasconde l’animo Nobile dell’essere poeta, e viene alla luce solo quando le emozioni, sovrastano la soglia del piacere.
Mi piaceva pensare che i problemi dell’umanità potessero essere risolti un giorno da una congiura di poeti: un piccolo gruppo si prepara a prendere le sorti del mondo perché solo dei poeti ormai, solo della gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui avremmo bisogno oggi: pensare diversamente.