Maria D’angelo – Poesia
L’arrivedercialla prossima seragoditi il dì.
L’arrivedercialla prossima seragoditi il dì.
Un poeta non è alla ricerca della felicità. Un poeta è alla continua ricerca di emozioni, qualunque esse siano.
La poesia fa parte della mia dieta, mi mantiene in forma ed è cibo al quale non posso rinunciare. Sono “Rimariana”.
Cercare e trovare, perdere e morire, vivere nuovamente e reagire. È lungo il nostro divenire, come se la vita non dovesse mai finire. Eppure non c’è posto per i mortali, se non in quei pochi gesti sentimentali. Oggi puoi danzare con la poesia, che tra tutte e la più forte arma mia.
Il poeta comincia dove finisce l’uomo. Il destino dell’uomo è di vivere la sua vita umana, quello del poeta d’inventare ciò che non è esistente.
Non essere una comune penna tra le mani di chi non sa scrivere poesie, sii una matita che si consuma quando disegnano i fiori, il mare, il cielo e devono temperarti per continuare a riempire i fogli di vita, devono fermarsi a guardarti se hai ancora anima dentro il tuo ruvido guscio.
La poesia nasce dopo un travaglio interiore e partorisce la poliedricità degli eventi con le varie sfumature che il poeta, il pittore della penna, riesce a trasmettere intingendo nei colori dell’anima, il pennello. La poesia trasmuta le sensazioni in emozioni che traboccano e ci fanno sentire vivi. Ci cullano come una nenia che fa assaporare i palpiti della vita oltre la percezione della mente, in un mondo invisibile all’uomo comune ma visibile al cuore del poeta che schiude, come un boccio alla luce dei versi del suo canto, tutta la fragranza interiore.