Roberto Vecchioni – Poesia
Io conosco poeti che spostano i fiumi col pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo.
Io conosco poeti che spostano i fiumi col pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo.
La bellezza di uno scritto resta tra le pagine e il lettore, l’autore diventa un tramite, far arrivare un messaggio.
Non si nasce poeti, poeti si diventa ma si nasce poesia.
Brividi che danzano sottopelle attendono bramosi l’amplesso tra inchiostro e carta. EmozionaMente tracciano di RossoSentire il VuotoAvorio cartaceo.
Pulsa il tormento delle rime alternate a cui vien negato l’ardore di un bacio.
Le meteoriti infuocate cadono sulla pelle provata, ma non lasciano cicatrici profonde; il duro deserto è stato già attraversato ed ora in lontananza si scorgono già le oasi di calma ed il mare di gioia. Quando le avrò raggiunte mi rinfrescherò di vita.
Se pensate di leggere questo romanzo come una favola non cominciatelo nemmeno. La favola è fuori di qui, la favola è nel nostro strazio quotidiano, nella nostra incapacità di far corrispondere quel che diciamo a quel che sentiamo.
La bellezza di uno scritto resta tra le pagine e il lettore, l’autore diventa un tramite, far arrivare un messaggio.
Non si nasce poeti, poeti si diventa ma si nasce poesia.
Brividi che danzano sottopelle attendono bramosi l’amplesso tra inchiostro e carta. EmozionaMente tracciano di RossoSentire il VuotoAvorio cartaceo.
Pulsa il tormento delle rime alternate a cui vien negato l’ardore di un bacio.
Le meteoriti infuocate cadono sulla pelle provata, ma non lasciano cicatrici profonde; il duro deserto è stato già attraversato ed ora in lontananza si scorgono già le oasi di calma ed il mare di gioia. Quando le avrò raggiunte mi rinfrescherò di vita.
Se pensate di leggere questo romanzo come una favola non cominciatelo nemmeno. La favola è fuori di qui, la favola è nel nostro strazio quotidiano, nella nostra incapacità di far corrispondere quel che diciamo a quel che sentiamo.
La bellezza di uno scritto resta tra le pagine e il lettore, l’autore diventa un tramite, far arrivare un messaggio.
Non si nasce poeti, poeti si diventa ma si nasce poesia.
Brividi che danzano sottopelle attendono bramosi l’amplesso tra inchiostro e carta. EmozionaMente tracciano di RossoSentire il VuotoAvorio cartaceo.
Pulsa il tormento delle rime alternate a cui vien negato l’ardore di un bacio.
Le meteoriti infuocate cadono sulla pelle provata, ma non lasciano cicatrici profonde; il duro deserto è stato già attraversato ed ora in lontananza si scorgono già le oasi di calma ed il mare di gioia. Quando le avrò raggiunte mi rinfrescherò di vita.
Se pensate di leggere questo romanzo come una favola non cominciatelo nemmeno. La favola è fuori di qui, la favola è nel nostro strazio quotidiano, nella nostra incapacità di far corrispondere quel che diciamo a quel che sentiamo.