Vera Somerova – Poesia
Il poeta è una creatura notturna… può morire cento volte ogni notte ma risorge sempre con le prime luci dell’alba.
Il poeta è una creatura notturna… può morire cento volte ogni notte ma risorge sempre con le prime luci dell’alba.
Se le poesie fossero pensieri tramutati in realtà, ma con un inizio ed una fine solo sulla carta, le lascerei agli inetti.Ma se le poesie fossero attimi immortalati conseguenti ad una vita spesa per quello in cui si crede… Vorrei essere un poeta.
Scrivere poesie è per me amare senza avere la seccatura del matrimonio!
La mia poesia bisogna ch’io la tenga nascosta in fondo al cuore, per me, per piangere solo, per pregar solo, per disperare solo!
La poesia è il pomposo vascello che ci conduce verso il regno delle emozioni, impropriamente governato dall’oscura regina Monotonia, eterna nemica della felicità. Perché la felicità è la varietà degli ambienti, dei sentimenti e degli atti. La felicità è una fragile creatura esile accarezzata dal venereo verde dei vegetali e saggiamente governata dalle ispide montagne ruvide.
Il poeta comincia dove finisce l’uomo. Il destino dell’uomo è di vivere la sua vita umana, quello del poeta d’inventare ciò che non è esistente.
Tutti gli uomini, da Adamo in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell’anima una tendenza alla poesia.