Fausto Maria Martini – Poesia
La poesia è sentirsi morire.
La poesia è sentirsi morire.
Non mi preoccupo delle rime. Raramente ci sono due alberi uguali, l’uno accanto all’altro.
L’ambiguità delle nostre lingue, la naturale imperfezione dei nostri idiomi, non rappresentano il morbo postbabelico dal quale l’umanità deve guarire, bensì la sola opportunità che Dio aveva dato ad Adamo, l’animale parlante. Capire i linguaggi umani, imperfetti e capaci nello stesso tempo di realizzare quella suprema imperfezione che chiamiamo poesia, rappresenta l’unica conclusione di ogni ricerca della perfezione.
L’animo di un poeta, quello vero, non conosce limiti umani.I più grandi hanno vissuto nei moti dell’animo le loro passioni ed i loro amori, con la discrezione che solo l’intuizione vera unisce alla creazione.
È un petalo la tua memoria che si adagia sul cuore e lo sconvolge.
La bravura dei poeti e scrittori non è il saper scrivere ma il riuscire a trasmettere le proprie emozioni…
Se fossimo tutti poeti, di notte chiameremmo le metropoli galassie sovraffollate di stelle. Fortunatamente non lo siamo, le chiamiamo con i loro nomi e continuano ad essere sovraffollate solo di storie.