Charles Bukowski – Poesia
Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle.
Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle.
Un altro matto. Non si riusciva a evitarli. Erano quasi tutti matti a questo mondo. E quelli che non erano pazzi erano arrabbiati. E quelli che non erano pazzi o arrabbiati erano semplicemente stupidi. Non avevo scampo. Non avevo scelta. Dovevo solo resistere e aspettare la fine. Era un lavoraccio. Era il lavoro più duro che si potesse immaginare.
La poesia, l’unico mezzo attraverso il quale si hanno infiniti modi tutti diversi tra loro, per esprimere il medesimo pensiero.
Tante volte uno deve lottare così duramente per la vita che non ha tempo di viverla.
Il poeta, in fondo, non è migliore del truffatore: guadagna tanta più stima quanto più riesce ad analizzare i suoi dissidi interiori, spacciandoli per mali comuni.
Il cibo fa bene ai nervi e allo spirito. Il coraggio viene dallo stomaco. Tutto il resto è disperazione.
Scrivere poesie è una responsabilità: per capacità, comunicabilità, regole da seguire, cuori da “inondare”, menti da placare… Spesso, il poeta è solo, nel suo dolore, nel suo amore, nella sua enfasi consolatoria.