Géza Csáth – Poesia
Da nessuna parte nessuna speranza. Mi sono guardato allo specchio. Le lampade bruciavano fosche, illuminavano appena.
Da nessuna parte nessuna speranza. Mi sono guardato allo specchio. Le lampade bruciavano fosche, illuminavano appena.
La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita.
Cantore grande è colui che canta i nostri silenzi.
Forse ci sarebbe più bisogno di poesia incastonata in un gesto che in delle parole.
La poesia è l’interpretazione più nobile delle coscienze e delle anime del genere umano senza la quale egli subirebbe la “mutilazione delle mutilazioni” ; l’incapacità dell’utilizzo della parola per mezzo delle emozioni terrene e spirituali.Poeta è colui che mette sulla scena di questo “grande teatro”: la vita, di cui siamo tutti spettatori, la capacità attraverso l’uso della parola di infondere gioia, tristezza, tormento, riflessione, cambiamento, rivoluzione, esasperazione, sublimazione nell’orgasmo più intenso per la materia organica; la capacità di emozionarsi; capacità ormai, quasi, estinta.
A volte gli eventi, sono come una catena, ogni anello e legato ad un altro anello, come se ci fosse un disegno prestabilito. Il bello è che non sai mai, quando potrai indossare la tua catena.
Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l’effervescente contatto dello spirito con la realtà.