Rosario Cauchi – Progresso
Da quando la Cultura s’è trasformata in Kultura, lo spirito dell’uomo si è impoverito, ed il marketing mediale si è ingrassato.
Da quando la Cultura s’è trasformata in Kultura, lo spirito dell’uomo si è impoverito, ed il marketing mediale si è ingrassato.
Se le migliaia di grandi industrie nel mondo venissero territorializzate sopprimendole, avremmo al mondo milioni di ettari a disposizione e altrettanti coltivatori liberi anziché poche migliaia di lavoratori schiavi di un’élite ingorda. L’unica ribellione funzionale è tornare alle campagne.
Progresso vuol dire che per tutto occorre sempre meno tempo e sempre più denaro.
Non si potrà pensare al progresso fino a quando ci sarà ancora una bocca da sfamare, un maledetto ritardo del treno dovuto a due dita di neve, gente che vive nei container dopo quindici anni da una catastrofe: è come costruire palazzi di vetro su montagne letame.
Il progresso ha sempre i suoi contraccolpi.
Il malcontento è il primo passo verso il progresso.
Forse l’esperienza giova a questo o a quell’uomo. All’umanità non giova niente.