Antonio Cuomo – Religione
Il cielo è di pochi, ma Dio è di tutti.
Il cielo è di pochi, ma Dio è di tutti.
Nei cinema parrocchiali i film devono avere un cast castissimo.
Alcuni, tratti in inganno dall’ateismo che portavano dentro di sé, immaginarono un universo privo di guida e di ordine, come in balìa del caso.
Solo la capacità di Dio supera la grandezza dell’arte del creato.
I Papi sono come astri, brillano di Fede nel cielo della cristianità, scaldano i cuori con vampe di Carità, oltre che con parole e gesti carichi di’tenerezza, incoraggiano le anime alla fratellanza reciproca, versando in esse galassie di Speranza. Proprio come i corpi celesti a poco a poco esauriscono l’energia e vengono sostituiti da altri, più giovani, così si spengono questi grandi uomini, in un guizzo d’Amore o più semplicemente ritengono giusto farsi da parte, umili e di mirabile probità, per una volontà divina che si rivela tale anche quando sembra loro, lasciando l’incarico al nuovo Santo Padre, il cui sguardo splende di Grazia rinnovata.
Che me ne faccio di una stella se ho il cielo rotto.
Dico dunque che questa proposizione, “Dio esiste”, è in sé stessa e di per sé evidente, perché il predicato s’identifica col soggetto; Dio infatti è il suo essere: ma siccome noi ignoriamo l’essenza di Dio, per noi non è evidente, ma necessita di essere dimostrata per mezzo di quelle cose che sono a noi più note, […] cioè mediante gli effetti.