Dario Pautasso – Religione
La religione è quello strano sentimento secondo cui se a una cosa (qualsiasi essa sia) credono in tanti, allora è conveniente che ci creda anche tu, senza porre obiezioni di alcun tipo, perchè il dubbio è fastidioso.
La religione è quello strano sentimento secondo cui se a una cosa (qualsiasi essa sia) credono in tanti, allora è conveniente che ci creda anche tu, senza porre obiezioni di alcun tipo, perchè il dubbio è fastidioso.
Amiamo Dio perché riconosciamo in Dio la completezza di ciò che personalmente ci manca. Critichiamo i sacerdoti perché supponiamo in loro la incompletezza che ci affligge. Ci resta difficile amare il nostro prossimo perché rileviamo in esso difetti che riteniamo di avere in noi già eliminato. Il “figlio dell’uomo” ci comanda di amare il prossimo proprio per quest’ultima ragione: amandolo incentiveremo in esso il suo miglioramento. Chi tende amorevolmente alla giustizia è un essere fecondo.
Prima della nascita della ragione, che è cosa recente essendo nata 2500 anni fa con la filosofia (la quale, per distinguersi dalla teologia ha sempre ragionato “come se Dio non fosse”), la religione era un tentativo di reperire dei nessi causali per difendersi dall’imprevedibile e dall’ignoto che ha sempre terrorizzato l’uomo e generato angoscia.
Dio è ammesso per fede proprio perchè Dio esiste solo nella fede, ovvero nella fantasia dell’uomo.
La paura, sopra ogni cosa, produce Dei nel mondo.
Anche la coerenza può essere un errore che non cede mai.
Maria crede senza comprendere ed entra nella storia della salvezza come creatura beata perché ha creduto.