Enrico Giuffrida – Religione
La monotonia, frutto della nebbia dell’animo, si traduce in sorgente di errata ricerca del piacere e distruzione di ciò che la chiesa a volte appella “tempio di Dio”
La monotonia, frutto della nebbia dell’animo, si traduce in sorgente di errata ricerca del piacere e distruzione di ciò che la chiesa a volte appella “tempio di Dio”
Nello spazio del mio cuore ho trovato un angelo… non chiedete spiegazioni alle mie parole… partono dal cuore ed è nel vostro cuore che vogliono arrivare… e quell’angelo è ora… il mio migliore amico, mi parla con voce saggia e sicura.
L’alba è l’abbraccio che Dio distende al mondo, il sole, il suo sorriso e quando piove sono lacrime d’amore che scendono dall’azzurro cielo per dar fioritura ai nostri aridi animi.
Non esprimo desideri su stelle cadenti che passano nel cielo, bruciano e finiscono di esistere. I miei desideri li affido a lui che vive nell’Eternità.
Siccome di Dio non possiamo sapere che cosa è, ma piuttosto che cosa non è, non possiamo indagare come egli sia, ma piuttosto come non sia.
Dio è come uno specchio, lo specchio è sempre lo stesso ma chiunque lo guardi vede una cosa diversa.
La cosa importante non è l’abito, né il ricevimento. La cosa importante è che in due diventate Cristo. La vita di Cristo entra in voi e da quel momento il vostro amore risorge ogni volta che muore. Non è una magia, è ciò che accade realmente se gli date spazio nelle e con le vostre vite.