Miu Jacqueline – Religione
Non so se Dio esista o no, ma so che il nostro cuore vorrebbe battere incessantemente per qualcosa di più di un mucchio d’ossa.
Non so se Dio esista o no, ma so che il nostro cuore vorrebbe battere incessantemente per qualcosa di più di un mucchio d’ossa.
Non vi è domanda senza risposta; nel dubbio dite Dio e la risposta è grande.
Prima della nascita della ragione, che è cosa recente essendo nata 2500 anni fa con la filosofia (la quale, per distinguersi dalla teologia ha sempre ragionato “come se Dio non fosse”), la religione era un tentativo di reperire dei nessi causali per difendersi dall’imprevedibile e dall’ignoto che ha sempre terrorizzato l’uomo e generato angoscia.
Non conta in chi credi, ma perché lo fai.
Capì che oltre alla vita materiale di cui s’era contentata fino allora, c’era una vita spirituale. In questa vita spirituale si penetrava per mezzo della religione, ma non quella che fino all’infanzia avevano insegnato a Kitty e che consisteva nell’andare alla messa e ai vespri, alla casa delle vedove, dove s’incontravano persone di conoscenza, e nell’imparare a mente testi slavi col pope: una religione superiore, piena di mistero, che si collegava a idee alte, a sentimenti puri, ad una fede che non era un dovere ma uno slancio d’amore.
Per qualunque cosa un uomo preghi, egli prega per un miracolo. Ogni preghiera si riduce a questo: “Dio onnipotente, fai che due per due non faccia quattro.”
Appena desto volgi a Dio il pensiero e il nuovo giorno ti sarà leggero.