Carlo Cabras – Religione
La vera umiltà viene dal capire di che pasta siamo fatti noi e di che pasta è fatto Dio.
La vera umiltà viene dal capire di che pasta siamo fatti noi e di che pasta è fatto Dio.
Se il primo ladrone sulla croce disse a Gesù: “Ricordati di me quando sarai in Paradiso”, probabilmente il secondo mai pentito gli disse: “Ricordati di me quando sarò all’inferno”!
Sette miliardi di pensatori ed un unico intento: bussare consapevoli al portone del Regno di Dio.
Sono agnostico, ma credo un po’ anche all’ateismo.
Ti ringraziamo signore, perché il cibo che nutre il nostro cuor è la semina del tuo amor.
Con le braccia aperte, spalancate, inchiodate ad una croce hai accolto su di te ogni tenebra di questo mondo, con il tuo capo hai squarciato i cieli e sei salito al cielo, ricordando all’umanità il tuo sacrificio d’amore. Nulla è importante come questo avvenimento, dare la vita per i propri amici, dare la vita per la remissione dei peccati, dare la vita per noi per allontanarci dalle tenebre e rinascere in nuova luce.
Anche il più ignorante degl’agricoltori è in grado di sconfessare il detto evangelico presente in Matteo 7,16-20 e Luca 6,43-45: la bontà o meno d’un albero non è necessario aspettare di riconoscerla dai frutti: bastano e avanzano le radici. L’incolmabile baratro fra bene riparatorio e bene preventivo. Unica eventuale eccezione: la ricerca sperimentale d’un inedito tipo di pianta.