Moreno Michielin – Religione
Se io non vivo in Dio con Dio per Dio sono un morto spirituale che vive in preda ai fumi dell’illusione. Alleluia sono vivo.
Se io non vivo in Dio con Dio per Dio sono un morto spirituale che vive in preda ai fumi dell’illusione. Alleluia sono vivo.
Tutti gli uomini sono stati creati dallo stesso Grande Spirito. Essi sono tutti fratelli.
Dio non dà nulla di certo. A volte bisogna giocarsi le probabilità.
Abbiamo bisogno di preti, Signore, ma di preti fatti sul tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo “occasionali”, ma preti autentici, che ci trasmettano te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure. Vogliamo preti “a tempo pieno”, che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in te; preti che parlino con la vita, più che con la parola e gli scritti; preti che spendano il loro sacerdozio anziché studiare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l’uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi; ha ancora fame; ha ancora sete; fame e sete di te, che solo tu puoi appagare. Allora donaci preti stracolmi di te, come un Curato d’Ars, preti che sappiano irradiarti; preti che ci diano te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno. Perdona la mia impertinenza: tieniti i preti dotti, tieniti i preti specializzati, i preti eloquenti, i preti che san fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore, bastano i preti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo limpido. Cerchiamo preti che sappiano pregare più che organizzare, preti che sappiano parlare con te, perché quando un prete prega, il popolo è sicuro. Oggi si fanno inchieste, si fanno sondaggi su come sarà, su come la gente vuole il prete. Non ho mai risposto a queste inchieste, ma a te, Signore, posso e voglio dirlo: il prete io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, o Signore, preti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a te, preti che sappiano adorare, impetrare, espiare; preti che non abbiano altro recapito che il tuo Tabernacolo. E dimenticavo: rendici degni di avere tali preti.
Il credo è d’impedimento alla conoscenza; non aiuta ed è causa del credo che l’uomo è diviso.Non è stato d’aiuto alla crescita spirituale; è stato una delle barriere più grandi.Il credo vi suddivide in cristiani, hindu, mussulmani ecc.Il credo divide la terra e generà guerre…
La religione è nulla. Vivere religiosamente è tutto. Ciò che intendo per vivere religiosamente è ciò che pensavano i profeti, ciò che Gesù pensava: fare ciò che è giusto, dire la verità, amare il prossimo tuo come te stesso. Questo è tutto.
L’attaccamento alle cose materiali è un segno notevole di inferiorità, perché quanto più un uomo che si aggrappa ai beni di questo mondo, meno si capisce la sua destinazione.