Daniele De Patre – Religione
Cosa possiamo pretendere se continuiamo a parlare con la bocca, e vogliamo ascoltare con le orecchie? Col cuore, con Dio si comunica solo col cuore!
Cosa possiamo pretendere se continuiamo a parlare con la bocca, e vogliamo ascoltare con le orecchie? Col cuore, con Dio si comunica solo col cuore!
Siamo così convinti di essere padroni della nostra vita, invece, basta un niente per buttarci a terra. Forse la migliore cosa è riconoscere la nostra pochezza, la nostra fragilità. Solo così, Lui che può tutto, potrà rialzarci ed “innalzarci”. In fondo, questa dovrebbe essere la nostra prima aspirazione.
Siamo membra dello stesso corpo: ognuno di noi ha “una” missione, la “sua” missione da compiere nel piano di Dio.
Non c’è cosa più misera che parlare e non dire, che ascoltare e non sentire….
Non pensare troppo al futuro: rischi di non vivere affatto il presente.
Pensavo a coloro che dicono di non credere all’esistenza di Qualcuno ad di sopra di noi, in particolare a quegli uomini cosiddetti di scienza che non credono all’esistenza di Dio. Ognuno è libero di credere oppure no, ci mancherebbe. Ci sarà stato un primo uomo e una prima donna, giusto? Secondo alcuni l’uomo discende dalla scimmia, secondo altri dai pesci. Semmai fosse, la scimmia o i pesci da chi discendono? Potremmo andare a ritroso all’infinito… Una cosa è certa: un inizio c’è stato, come d’altronde lo è per tutto. Io non ho la risposta, so solo che Qualcuno avrà deciso che ci fosse un inizio. Con i miei limiti oltre non vado, però una convinzione ce l’ho: l’esistenza di quel Qualcuno.
Se è tanto grande il tuo desiderio di avvicinarti a Dio, allora muori.