Valentina Librizzi – Religione
“Bisogna amare Dio perché ci dà la vita!” Sì, però poi ce la toglie. Allora come la mettiamo?
“Bisogna amare Dio perché ci dà la vita!” Sì, però poi ce la toglie. Allora come la mettiamo?
Se l’imprevisto non si anteponesse all’attesa di supposizioniavrei sottovalutato l’irragionevole.Il mettersi totalmente nelle mani di Dio: solo dopo diversi anni ci si accorge di alcuni contorni e di essere un colore o la tela di un disegno.
Non lo so se Dio è lassùfra le nuvole, nel sole e nella luna.L’importante è che lo sentadentro di me, dentro di te,fra gli alberi, in mezzo alle erbe e ai fiori.La certezza della sua presenza mi rende felice.
Le superstizioni sono la vera religione del popolo, mica il cattolicesimo o l’islamismo.
I figli di Dio erano in preda alla follia, abbandonati da lei, rifiutati conoscendone i motivi, commisero i più vili raggiri perché non lasciasse almeno Dio, di cui erano al servizio. Gli angeli e Dio stesso cercarono di circuirla, ma lei percepì la loro malvagità e doppiezza, e si rifiutò sempre a loro, essendo il suo cuore già perduto, dall’inizio dei tempi, per un altro. Dalla miseria della perdita di questa ghiottoneria e dell’errore l’uomo si rivolse al pappa ed esso proferì una sentenza atroce, di cui se ne sentirà l’eco per i millenni: se Dio non l’avesse avuta alla festa della sua mensa (e non come ospite), allora nessuno l’avrebbe avuta avuta mai, divise i due attraverso il Cristo, e di questo fu profondamente soddisfatto. Insieme a Dio e agli angeli perse per sempre la Santità e la Ragione, posto le abbiano mai avute, vi furono battaglie sotto la terra e nell’aria e il mondo non fu mai più come prima.
Gesù è il vertice della preghiera. Nessuno ha mai pregato se non in Lui o per Lui.
La Chiesa comincia dove finisce la povertà.