Andrea Cometti – Religione
Io e Dio siamo spesso in disaccordo, ma entrambi proviamo profondo rispetto l’uno per l’altro.
Io e Dio siamo spesso in disaccordo, ma entrambi proviamo profondo rispetto l’uno per l’altro.
Perché si è perduto il paradiso? L’uomo mangiando ciò che non doveva, ha cominciato a pensare di essere diventato, grazie a questo cibo, superiore al suo creatore, più arguto, più capace, più fortunato, più dotato. Ha cominciato a fare lui il casting della vita, sulla scia di quello che aveva già trovato pronto, prendendosi pure quello come frutto dei suoi talenti, distribuendolo tra i figli. Ma mi chiedo, se qualcosa di simile capitasse anche al creatore, diventerebbe tutto un circolo vizioso?
Idolatria è scambiare il mezzo per il fine.
Monsignore scusi, ma a sentirla, anche Dio si confonde.
Non so se Dio esiste, ma se così fosse, di certo Dio tutto potrebbe. Allora perché non impedisce il dolore dei bambini?
“Dio mio, se Ti adoro per timore dell’inferno bruciami nell’inferno; se Ti adoro nella speranza de Paradiso, escludimi dal paradiso; ma se Ti adoro unicamente per Te stesso, non privarmi della Tua bellezza eterna.
Una volta in risposta alla domanda: “Lei crede nel Dio di Spinoza?”, Einstein rispose così: “Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell’essere umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l’anima come un’unità e non come due cose separate”.