Angela Cicolari – Religione
Penso che un cattivo maestro, o un cattivo discepolo, non sia quello che non segue gli insegnamenti di altri, ma quello che non segue nemmeno i propri.
Penso che un cattivo maestro, o un cattivo discepolo, non sia quello che non segue gli insegnamenti di altri, ma quello che non segue nemmeno i propri.
Chi sei Tu per giudicare Dio… Lui almeno ha avuto il coraggio e la forza di morire per qualcosa in cui credeva.
Per asserire che il cristianesimo ha comunicato all’uomo verità morali precedentemente ignote, bisogna essere terribilmente ignoranti, oppure ostinati ingannatori. Il sistema morale espresso nel Nuovo Testamento non contiene nessuna massima che non fosse già stata precedentemente enunciata.
La mancanza di fede è un cieco abbandonarsi alle regole strumentalizzate della propria società. La fede è uno stato di coscienza che nasce e si sviluppa quando si capisce che si è parte di qualcosa più grande e che spinge oltre la fisica della realtà.
Per l’uomo veramente religioso niente è peccato.
Gli dei, che vorrebbero sostituire una “predizione” con un’altra che sia più a loro vantaggio, rimpiazzando parole e uomini, prendendo tutto l’utile e il dilettevole capovolgendo l’esteriore per timore della ben più forte sostanza e verità, in nome di virtù e diritti di supremazia tutti da dimostrare, compiendo quelle azioni sempre deprecate negli altri, ricusando quelle più nobili, sicuramente è proprio questo l’inizio del loro crepuscolo.
È in corso una guerra “che ha come bersaglio il Papa”. Scatenata brutalmente dal laicismo, mira ad esiti devastanti: minare la Chiesa, la sua autorità morale, con essa la religione cristiana intera. Ma la disintegrazione della religione porterà, alla distruzione della ragione, con ricadute catastrofiche sul piano etico e politico: trionfo inarrestabile della cultura della morte; politicamente la fine dell’Europa, di cui il Cristianesimo è nei fatti della storia il solo comun denominatore. Togliamo pure di mezzo la Chiesa e il Papa e sarà il dilagare inarrestabile del peccato. Allora vedranno tutti laicisti e non che a pagarne le conseguenze sarà innanzitutto l’uomo, sommerso dalle barbarie, etica e politica, con la dannazione eterna, il peccato già di per sé abbondante non troverà nessun argine.Dell’inferno se ne accorgerà al momento del giudizio divino. Allora, sarà troppo tardi!