Antonio De Santis – Religione
Che il vento del Grande Karol soffi su di noi…
Che il vento del Grande Karol soffi su di noi…
È un cammino complicato quello che si affronta nel deserto, non sai più da quale parte andare e i venti cancellano le tue orme, ma è questo il cammino più importante, senti che la tua volontà perde forza e inizia ad abbandonarsi nelle braccia di un amore vero e fedele.
I devoti, incapaci di accusare Dio di malvagità, si abituano a considerare i più duri colpi della sorte come prove indubbie della bontà celeste. Se sono immersi nel dolore, si ordina loro di credere che Dio li ama, che Dio li protegge, che Dio vuol metterli alla prova. Così la religione è arrivata a mutare il male in bene! Un incredulo diceva giustamente: “Se il buon Dio tratta così quelli che ama, lo prego con tutto il cuore di non pensare a me”.
Il perdono è il modo concreto di amare nella storia.
Gli Etiopi dicono che i loro dèi sono camusi e neri, i Traci che sono cerulei di occhi e rossi di capelli.
La preghiera è un dialogo d’amore con l’Infinito Amore.
Dio è vero, ma forse creato da noi.