Hermann Hesse – Religione
Che la religione, o il suo surrogato, sia ciò che profondamente ci manca, non mi è mai risultato così amaramente chiaro come fra i popoli dell’Asia.
Che la religione, o il suo surrogato, sia ciò che profondamente ci manca, non mi è mai risultato così amaramente chiaro come fra i popoli dell’Asia.
Che assurda visione sarebbe che Dio non fosse perfetto, che stesse ancora imparando e che, invece, il Diavolo avesse imparato tanto da arrivare ormai a disprezzare il suo lavoro, implorando di esserne lasciato fuori, che tanto l’uomo ormai basta da sé.
La luna è la lampada del cielo notturno e la fedele guardiana d’ogni essere vivente; comprese le pietre.
In simili giorni ogni disordine e turbamento dell’animo pare riflettersi nel mondo che ci circonda…
Chi non ha ferite sulla mano può, con quella mano, toccare il veleno: il veleno non penetra dove non esiste ferita; né esiste peccato per chi non lo compie.
Dopo ad ogni procella ritorna sempre la speranza.
E io ho sempre sentito dire che la religione romana è perduta, se gli uomini si mettono a pensare.