Carlo Maria Martini – Religione
Signore, tu sei la mia vita, senza di te il vivere non è vivere.
Signore, tu sei la mia vita, senza di te il vivere non è vivere.
Il prete stupra sapendo di stuprare.
Le sterminate proiezioni rivisitano templi e musei…Con generosa tollerenza, nel grembo di ogni terra Santa, rievoco la Mestà nostra.Negli altari di pietra, ripongo i pensieri di tutti, sperando in una riconcigliazione protesa verso cieli dalle infinite lune.Quand’ecco sciogliersi i cumoli di sale che danno sapore a terreni fertili.Nell’ascolto costante, privo di condanne verso i miei simili, proseguo la via che conduce nel deserto di pace e tranquillità.Non sperperiamo il nostro puro nutrimento in vane ricerche…ognuno, nel suo andare, porti con sé preziosa prudenza.
L’unica religione che accetto è quella che mi fa riflettere e non impone. Quella che mi fa condividere con gli altri per ricevere dagli altri.
La mancanza di fede è un cieco abbandonarsi alle regole strumentalizzate della propria società. La fede è uno stato di coscienza che nasce e si sviluppa quando si capisce che si è parte di qualcosa più grande e che spinge oltre la fisica della realtà.
Per Dio è stato fatale il fatto che agli umani non sia riuscito di crearlo perfetto.
Chi volge altrove l’orecchio per non ascoltare la legge, anche la sua preghiera è in abominio.