Luciano Pacomio – Religione
Occorre riconoscere la presenza di Cristo nella nostra vita per evitare che Egli passi e noi non lo riconosciamo.
Occorre riconoscere la presenza di Cristo nella nostra vita per evitare che Egli passi e noi non lo riconosciamo.
Invece di cercare o cacciare Dio, dovremmo lasciare aperto il cuore ad ogni possibilità “della sua esistenza o meno”. Se è destino si fermerà da noi, ma se non si ferma allora forse semplicemente dovremmo arrenderci alla sua non esistenza.
Diffida dei bravi predicatori, di solito nemmeno loro credono in ciò che predicano.
Pasqua, sottrae l’uomo dalla nebbia e lo trasporta con le sue ali a contemplare la primavera. Non c’è atto più bello di quell’atto di risveglio di fede, di sole splendente, di cielo turchese, di amore e vita, dove il devoto, ma anche i profani, si uniscono in una nuova rinascita, di coscienze nuove, e cuori che hanno unico scopo: la pace e prosperità nel bene dell’umanità.
La Fede deve essere una scelta, uno stile di vita che sia libero da tradizioni umane. Credo che faremmo tutti meglio ad essere ciò che Gesù ci ha detto di essere e di fare, togliendo da noi il pensiero fisso del paragone che si fa con gli altri, con la società, con la massa. A volte essere e fare è meglio di parlare o ribattere. Il nostro parlare e il nostro agire dovrebbe sempre essere attento e curato poiché i bambini ci osservano e dai più piccoli ai meno piccoli, tutti imparano per “imitazione” e il loro pensiero si può tradurre così: “Se lo dice e lo fa la mamma, il papà, il nonno, la nonna, allora lo posso dire e fare pure io”. Ecco che i comandamenti ed ogni singola parola scritta una dietro l’altra nella Bibbia, ci aiutano a saperci comportare, e la fede si allontana dalla tradizione umana per diventare fede autentica perché vissuta e praticata nella vita.
Riposate in me credendo alla mia bontà e vi giuro per il mio amore che, dicendomi, con queste disposizioni “pensaci tu”, io ci penso in pieno, vi consolo, vi libero, vi conduco.
Dio ama chiamarci “pecorelle” come una madre chiama suo figlio con i nomi più intimi.