Anastasio Alberto Ballestrero – Religione
Accettiamo con la fede dei semplici la Parola di Dio che ci illumina.
Accettiamo con la fede dei semplici la Parola di Dio che ci illumina.
Nonostante ciò che dice la chiesa accettare l’altro non significa subire l’altro, porgere l’altra guancia non significa voler prendere ceffoni.
I geni, nelle inaudite profondità dell’assurdo e della storia pura, situati per così dire al di sopra dei dogmi propongono le loro idee a Dio. La loro preghiera offre audacemente la discussione. La loro adorazione interroga. Questa è la religione diretta, piena d’ansietà e di responsabilità per chi ne tenta l’erta.
Il discepolo di Gesù è una presenza che dà sapore alla vita, la rende gustosa.
Il secondo comandamento è una tautologia: Dio viene sempre nominato invano.
Come si suol dire “abbi fede”. A volte diciamo di aver perso questa fede; o forse non l’abbiamo mai avuta? Chissà.
L’idea o lo spirito analogamente al Dio della bibbia non è altro che un fantasma di noi stessi, ovvero il frutto di un’astrazione alienante.