Carlo Maria Martini – Religione
Occorre avere l’umiltà di imparare a pregare, senza fidarci troppo degli impulsi spontanei.
Occorre avere l’umiltà di imparare a pregare, senza fidarci troppo degli impulsi spontanei.
Come la freccia dell’arciere addestrato, quando si allontana dalla corda dell’arco non si da riposo prima di arrivare al bersaglio, così l’uomo è creato da Dio avendo come obiettivo di Dio, e non riesce a trovare riposo se non in Dio.
Immensurabile è, ben sappiamo, l’Altissimo, eppure un cuore umano tutto lo può contenere.
Uno che riesce a fare abbassare la testa a noi maschietti esiste: è il prete che benedice le nostre pecche.
La sorte delle anime elette è il patire.
Quel che mi insegna il mio Dio, lo metto in pratica ogni giorno, con umiltà e riconoscenza.
Non credo abbia importanza il nome che si dà a Dio. Dio non si offende se è conosciuto come Gesù o Allah, o Buddha o Jehovah, o anche soltanto come Tu!… perché se è Dio, allora sa che noi siamo esseri finiti e non comprendiamo molte cose.