Ovidio (Publio Ovidio Nasone) – Ricchezza & Povertà
La ricchezza mi fa povero.
La ricchezza mi fa povero.
Il giovane ricco ha cento distrazioni brillanti e grossolane, corse di cavalli, caccia, tabacco, gioco, buoni pranzi e tutto il resto; occupazioni della parte bassa dell’anima a danno della parte alta e delicata. Il giovane povero stenta a procacciarsi il pane; mangia, e quando ha mangiato non ha più che la meditazione.
Se il fine giustifica i mezzi, il denaro è un fine o un mezzo?
Gli esseri umani sono una razza di altruisti, invidiano spesso le cose e le ricchezze degli altri.
Meglio essere povero sulla terra che ricco in mare.
Se tu hai un’idea ed io ho un’idea, e decidiamo di scambiarcele, dopo ognuno di noi avrà due idee. Se io ho un dollaro, e tu hai un dollaro, e ce li scambiamo, dopo lo scambio abbiamo sempre un dollaro a testa.
La ricchezza non è solo nel possedere danaro, una villa in un zona residenziale, neanche avere la macchina di lusso, i vestiti per ogni occasione. La vera ricchezza è dentro le persone che si fanno in quattro per portare il pane a casa, persone che si alzano presto per andare a lavorare, quelli che ogni giorno pensano nei propri figli. La vera ricchezza l’hanno le persone umili, oneste, semplici, quella ricchezza si trova dentro i cuori di queste persone.