Gigliola Perin – Ricordi
Vorrei tornare indietro all’innocenza della bambina, dove gli occhi erano colmi di sogni e le mani accarezzavano la vita.
Vorrei tornare indietro all’innocenza della bambina, dove gli occhi erano colmi di sogni e le mani accarezzavano la vita.
I ricordi fanno male: più sono belli più raschiano la parte più profonda, quella che non puoi difendere.
Tutto ciò che rimane di chi amiamo è il ricordo, custodito alle radice del cuore.
Più ti guardi indietro meno vai avanti, impara a sognare e ricordare che non c’è cosa più bella della speranza.
Li ho visti sfiorarsi per far posto ad un nuovo giorno, dove ricomincia il gioco della vita, per allontanare le illusioni dalla mente. Lascia che sfiori ancora la sua pelle, fosse solo per un piccolo attimo, lascia che il sole divenga la mia mano tesa verso lui.
Capita di crescere in un paesino ottuso, cattivo, capace di nascondere o inventare ogni sorta di nefandezze, dove l’ipocrisia regna sovrana, dove chi viene da fuori non è accettato anche solo per un cognome scomodo. Si dice che chi ricorda porta rancore! Forse si, forse a chi ti ha rovinato la vita porti rancore, o forse no, ma poco importa, solo a volte vorresti svegliarti e sorprenderti scoprendo che è stato solo un incubo e quel posto non esiste… non è mai esistito!
Vivere dentro un ricordo non aiuta, ma è maledettamente difficile a volte staccarsi da essi. È maledettamente difficile a volte andare avanti. Io per primo ho faticato a metterli in un angolo del cuore.