Rosanna Cutrone – Ricordi
Ricordo le primavere di quando ero bambina, quando le giornate erano allietate dalle rondini in cielo e dal profumo dei fiori. Ora anche la primavera non è più la stessa, è sempre più anomala, come le persone.
Ricordo le primavere di quando ero bambina, quando le giornate erano allietate dalle rondini in cielo e dal profumo dei fiori. Ora anche la primavera non è più la stessa, è sempre più anomala, come le persone.
Il ricordo di noi mi attraversa la mente. Immagini, sensazioni, attimi. Una lacrima per rivivere disperatamente sulla mia pelle una storia troppo lontana. Percorre tutto il mio viso morendo sulle mie labbra, lasciandomi addosso il sapore metallico di una ferita ancora aperta. Mi sento il cuore in gola e il dolore cresce, sento intorno a me le catene che non mi lasciano respirare, scappare. Sono prigioniera di una storia troppo bella per essere finita. Una favola conclusa dal morso di una mela avvelenata…
Lo so che i ricordi spesso fanno male, ma spesso sono anche quelli che ci fanno trovare la forza per andare avanti.
Non negare al passato di venirti a trovare, non gli chiudere la porta in faccia, non ti servirebbe perché egli ha le chiavi. Piuttosto convivici, arriverà l’ora nel quale si sentirà di troppo e ti dirà addio.
Capita di inciampare nei ricordi l’importante è non farsi troppo male.
Molti dicono di rimpiangere il tempo perso con alcune persone, ma se quando lo facevi stavi bene non è mai perso, perché sicuramente hai guadagnato attimi di felicità.
Dare è dare. E io adesso ho solo un’immagine da dare: farsi autogol dentro al cuore.