Patrizia Jenco – Ricordi
Tutto ciò che arde va alimentato. Anche la più potente delle fiamme se non viene nutrita si spegne.
Tutto ciò che arde va alimentato. Anche la più potente delle fiamme se non viene nutrita si spegne.
I ricordi, la musica, restano nell’anima, nessun temporale cancellerà.
Potrà certamente, ad alcuni, apparire un’idiozia.Eppure, in questo mondo, è di ricordi che la gente è solita vivere. Perché nel passato c’è certezza. Perché nei ricordi, anche nei più dolorosi, non vi sono sorprese. Perché il passato è solido, finito, sincero.E dopo anni mi ritrovo a fissare le mie mani che luccicano al sole, ricoperte da brillantini staccatisi da una vecchia lettera. Una vecchia lettera, scritta da una vecchia amica, ritrovata in un vecchio scatolone. E non sono capace di togliermi un sorriso ebete dal volto.Perché anche se l’amicizia è finita, anche se si è allentata, e col tempo sgretolata, so che c’è stata. So che è stata vera, sincera fin quando è durata. So di aver voluto bene, bene davvero, a questa vecchia amica, e so che lei ne ha voluto a me.E allora ricordo. Ricordo gli scherzi, le risa, i pianti.Ricordo tutto. Perché nei ricordi, nel passato, non ci sono sorprese.Ricordo tutto. Perché nei ricordi, nel passato, si trovano certezze.Certezze che il presente non è in grado di fornire.
I ricordi, per me scrittore, sono spirali inesauribili e taglienti: il passato non esiste nel mio cervello sanguinolento.
Vivere nel passato è un’attività stupida e solitaria. Guardarsi indietro fa male ai muscoli del collo, ti fa sbattere contro la gente impedendoti di andare diritta per la tua strada.
Si dice che il tempo guarisca ogni male, peccato che per farlo ogni tanto inserisca nella tua mente dei ricordi che vorresti cancellare per sempre.
È inutile fuggire, il passato comunque ti rincorre; non sarai mai tu ad andare avanti, perché lui, è proiettato nel tuo futuro.