Linda Reale Ruffino – Ricordi
Chi può detergere il volto dai segni del pianto se non la poesia nello scrosciare dei ricordi?
Chi può detergere il volto dai segni del pianto se non la poesia nello scrosciare dei ricordi?
Ero troppo occupato a sognare, per ricordarmi di vivere.
Mi chiedo come possa un luogo legarci, nonostante non si è legati a nessuno che non sia il luogo stesso.
Quel paese sarà sempre nell’animo della mia esistenza; ha accompagnato la mia infanzia nel ricordo dei miei pensieri: ho giocato, sono caduta, mi sono rialzata; è ancora là, dove mi porta il battito del cuore.
Forte è il ricordo, amaro il silenzio, impetuosa l’indifferenza, meschina la compassione, rivoluzionaria l’azione del fare.
Ci sono ricordi che sembrano insignificanti ma ogni tanto, senza motivo, li senti respirare. È come se volessero ricordarti che sono ancora vivi e ti faranno compagnia tutte le volte che avrai bisogno di sentirti meno solo.
I leggeri ricordi uno sull’altro, formano i fili più resistenti della trama.