Chiarasandra Trevisan – Ricordi
Le persone vanno e vengono. Sono i ricordi che non si schiodano dalla memoria. Bastardi.
Le persone vanno e vengono. Sono i ricordi che non si schiodano dalla memoria. Bastardi.
Porteremo con noi i ricordi, quelli meno belli ci insegneranno ad apprezzare quelli belli.
Comunicare. Già. Dicono che sia fondamentale comunicare, dirsi le cose, tirarsele dietro, vomitarsele addosso. Eppure con alcuni, a cose fatte non cambia un cazzo. Il problema non è comunicare a quel punto. È sapere ascoltare. Se uno parla e l’altro non ha voglia di capire, meglio il silenzio e una scopata. Fintanto che è duro, dura. Poi si vedrà.
E quando tutta la città si addormenterà camminerò guardando il cielo, per cercare un tuo riflesso.
Il piacere che ne deriva dalla bellezza e la nobiltà di una donna, la cui immagine effonde un fascino irresistibile va inciso in ogni cuore che ama.
Inseguo i ricordi con l’unica speranza di trovare ancora il suono della tua voce o il profumo della tua pelle… sulla nostra panchina adesso ci sono solo due gatti, uno bianco e uno nero. Sembriamo noi… Ti ricordi quella piazzetta che ho cercato solo per noi? Ti ricordi il nostro voler scappare dalla monotonia? Ti ricordi di noi? Della nostra felicità, del nostro amore? Sembra passato un secolo dall’ultima volta che ti baciai. Sapevo che quella sarebbe stata l’ultima volta, me lo sentivo… Ti sentivo…
Riempi le tasche di sogni, di speranze, di polvere di stelle e “semi di arcobaleni” da tirare fuori nei tempi bui, pieni di nulla.