Nesli (Francesco Tarducci) – Ricordi
So soltanto che i ricordi a volte fanno mancar l’aria.
So soltanto che i ricordi a volte fanno mancar l’aria.
Cade sull’anima un’altra goccia di malinconia che fugge dal cuore e bruciandolo fumano i ricordi di te.
Lasciarsi cullare dai bei bei ricordi del passato non è sempre un male, serve a lenire i dolori e le ferite che il presente ci lascia e ad alleviare le tensioni, le ansie, le paure che il futuro ci riserva.
Dei pezzi che ho aggiunto rimpiazzando quelli che avevo perso, nessuno combacia perfettamente: lasciano passare spifferi di ricordi.
I nostri ricordi sono indici d’archivio che vengono consultati e poi rimessi a posto in disordine da autorità che noi non controlliamo.
A volte basta inciampare nei ricordi di quelle persone, e il sorriso arriva come un treno in corsa, seguito da un vagone di lacrime.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.