Ada Roggio – Ricordi
Chi vive di ricordi, non ha futuro.La sua mente imprigionata nella sua stessa prigione.
Chi vive di ricordi, non ha futuro.La sua mente imprigionata nella sua stessa prigione.
Siamo come dei fazzoletti, ci cercano, ci usano, poi ci gettano.
Senza passato non c’è futuro, e nessuno che non sappia bene da dov’è venuto il jazz ha il diritto di decidere dove debba andare.
La nostra storia, continua nella memoria di chi ci ha amato.
La sovranità del ricordo, questa auto-definizione dell’Europa come lieu de la mémoire, come luogo della memoria, ha però un suo lato oscuro. Le targhe affisse su tante case europee non parlano solo dell’eminenza artistica, letteraria, filosofica o politica. Commemorano anche secoli di massacri e di sofferenze, di odio e di sacrifici umani.
Non importa se i ricordi fanno male. Vanno sempre rispettati e Amati perché fanno parte di noi, della nostra vita, del nostro cuore; senza di loro potremmo non essere più la stessa persona. Può essere un male od un bene, io questo non lo posso sapere per tutti, ma nel mio caso invece è stato solamente un bene: alcuni di essi mi hanno fatto capire la persona che non diventerò mai, altri invece sono stati come abbracci luminosi che, stringendo il mio cuore con una tale intensità, hanno cosparso tanta di quella Luce da riuscire a lenire profondamente le ferite della vecchia me stessa. È stato quando ho accettato i più dolorosi ricordi con un cuore un po’ razionale, che ho capito quanto possono rendermi una persona migliore e più forte di quanto potessi lontanamente pensare. Non potrei mai dire che questo vale per tutti, ma il dolore si sa che arriva solo per un motivo nella nostra vita: insegnarci a vivere nonostante tutto. E proprio per questo motivo, credo che il passato non deve mai essere dimenticato, semmai lasciato tra gli infiniti sentieri dell’anima.
Certi giorni portano alla memoria ricordi spiacevoli e tristi, che è difficile allontanare dalla mente.